Felicità e salute
Che cos'è la felicità
Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Lorenzo de' Medici
Una breve e significativa citazione per far riflettere e capire che, il
più delle volte, siamo noi gli artefici della nostra infelicità! Quante
volte ci dimentichiamo che la nostra vita è ora, in questo istante, e
che ogni attimo che passa è un’occasione persa per essere felici.
La felicità non è innata, ne tanto meno la si può acquistare. Allora che
fare per goderla veramente? Come riuscire ad assaporarne tutte le
sfumature ed esplorarne i reconditi misteri?
Il pessimista dirà che la gioia non esiste, ma in realtà ognuno di noi
può provare a trasformare il proprio tempo in una piacevole avventura
per raggiungere la tanto ambita felicità.
Chissà quante volte ci siamo chiesti che cos’è la felicità, se esiste un
modo per riuscire a conquistare non solo attimi sfuggenti di benessere,
ma trascorrere una vita intera serenamente.
A chi non piacerebbe arrivare in salute fino alla tarda età, poter
guardare indietro e veder scorrere immagini di momenti felici, fatti
solo di sorrisi e lacrime di gioia. Però, purtroppo, non sempre è cosi.
La vita dispensa anche dolori e attimi di smarrimento, e sta ad ognuno
di noi cercare di costruirsi le basi per essere più forte e affrontare
serenamente gli eventi negativi.
Dobbiamo imparare a godere di ciò che abbiamo oggi, senza attendere un “futuro migliore”.
Evitiamo di riversare tutte le nostre speranze nel domani, e cerchiamo
di essere felici ora, magari sorprendendoci piacevolmente delle piccole
cose belle che la vita ci regala, ogni giorno.
Non vivere il presente, evaderlo, essere incapaci di prendere decisioni
nel qui e ora, ci porta ad idealizzare il nostro domani, che però
intanto diventa il presente, creando una sorta di circolo vizioso.
Rimandare al futuro la nostra felicità è come sfuggire alla nostra
esistenza, illudendoci che qualche forza magica, soprannaturale o
proveniente da chissà quale area del nostro sé, possa risvegliarsi e
risolvere per incanto i nostri problemi.
Molto spesso il senso di insoddisfazione e di infelicità che accompagna
le nostre giornate deriva dalla sensazione di non avere abbastanza; ma
se dentro di noi ci interroghiamo, ci accorgeremo che il primo passo
verso la felicità è godere di ciò che possediamo.
È importante vedere la felicità come una condizione di lungo respiro che
dipende dai propri valori, atteggiamenti e stile di vita.
Le persone felici
La felicità non dipende da fattori quali età, sesso e posizione sociale,
bensì da caratteristiche di personalità. Le persone che dichiarano di
vivere in uno stato di benessere, solitamente, sono estroverse,
fiduciose in se stesse e hanno la sensazione di poter controllare il
proprio futuro e la propria vita. Sono uomini e donne che riescono a
ricavare dalle emozioni gli stimoli per andare avanti. Possono essere
sensazioni di gioia, ma anche di paura e di nostalgia; per queste
persone l’importante è avere una vita ricca di emozioni.
L’infelicità cronica?
Se da una parte ci sono persone contente ogni volta che si svegliano la
mattina, dall’altra esistono anche individui costantemente annoiati,
apatici e infelici; esseri umani che non riescono a trovare il bello e
il positivo in nulla. Anche loro però possono provare a migliorare,
cercando stimoli sempre nuovi che svegliano gli animi intorpiditi dalla
quotidianità. L’esistenza va percorsa apprezzando i paesaggi che si
attraversano. L’ottimismo è sicuramente il miglior antidoto contro
l’angoscia e la paura perché affrontare le difficoltà della vita con un
sorriso sulle labbra cambia la visione delle cose e aiuta a trovare la
via d’uscita anche laddove la strada è piena di ostacoli.
I meccanismi della felicità - infelicità
Non si nasce felici, ma è importante impostare una visione ottimistica
del proprio mondo interno ed esterno. L’ottimismo ha una valenza
terapeutica e preventiva nei confronti della depressione, garantisce
maggior benessere anche nelle persone sane, agisce sull’autostima e
aumenta la risposta immunitaria.
Chi si lamenta di continuo per la propria infelicità, sposta i problemi
da dentro a fuori e sfugge dalla realtà. Queste persone perennemente
insoddisfatte, non possiedono autostima e sono incapaci a confrontarsi
con gli altri, con i quali si rapportano mantenendo i panni della
vittima.
A volte dietro a un continuo stato di scontentezza possono esserci
ferite che rimandano ai primi anni dell’infanzia, momento che determina
la parte fondamentale del destino perché il rapporto primario con i
genitori definisce poi le relazioni future. Bambini che fin dalla
nascita non vengono accettati per ciò che sono, e fanciulli sui quali i
genitori hanno proiettato troppe aspettative o ancora, piccoli
continuamente criticati, cresceranno con un IO ideale troppo distante
dall’IO reale. La diretta conseguenza sarà che l’adulto di domani si
porrà modelli di sé troppo perfetti e irraggiungibili, sentendosi sempre
insoddisfatto.
Tuttavia anche quando l’infelicità dipende da cause remote, bisogna
lottare e cercare di superare ed elaborare le prime fasi della vita; è
importante imparare a trasformare gli eventi in opportunità e trovare il
lato positivo anche laddove tutto sembra scuro.
Tutti possiamo trovare ciò che c’è di buono in noi, scoprire le
potenzialità e le risorse così da svilupparle in base alla propria
interpretazione di benessere.
Bisogna assecondare le abilità personali affinché si sviluppino in
armonia con la collettività, attraverso un lavoro di autostima, empatia,
amicizia, amore e ottimismo.
Spesso la società porta le persone a nascondere i veri sentimenti perché
si è culturalmente ossessionati dal piacere e si crede che il segno di
una vita ammirevole sia l’assenza di debolezza. Così, nel momento in cui
proviamo ansia e ci sentiamo fragili, ci convinciamo che qualcosa in
noi non vada bene, senza capire e accettare che si tratta di sensazioni
umane da cui trarre positività.
Pillole di saggezza
Siamo umani: quando impariamo ad accettare le emozioni negative,come la paura e la rabbia, significa che le stiamo superando!
Essere felici dipende dalla mente: non contano i soldi in banca e lo status sociale, si può essere ricchi ma infelici.
Semplifichiamo: non dobbiamo necessariamente tenere occupato ogni
istante della nostra vita; dedichiamo più tempo a noi stessi e impariamo
a dire di no agli altri se questo può farci stare meglio.
Creiamo un dialogo mente-corpo: la psiche per ottenere uno stato di benessere ha bisogno di sonno, cibo sano e attività fisica.
Effettuiamo micro-cambiamenti: per molte persone il segreto della
felicità sta nel compiere piccoli mutamenti nella propria vita o
nell’aspetto esteriore.
Esprimiamo gratitudine per ciò che abbiamo: non guardiamo il bicchiere mezzo vuoto, ma cerchiamo di vederlo mezzo pieno!
Principi fondamentali per ricercare la felicità
Se per molti la felicità è un attimo, un momento irripetibile, c’è
invece chi sostiene che la si possa imparare e mantenere per tutta la
vita.
Ad Harward, la più prestigiosa università americana, la felicità diviene
materia di studio e la si può raggiungere imparando delle semplici
regole:
1) essere più attivi e tenersi occupati: gli impegni, se ben organizzati, aiutano l’umore e non lasciano spazio alla noia;
2) socializzare il più possibile: avere molti amici, conoscenti e gente
con cui parlare e condividere interessi è un ottimo antidoto contro la
tristezza;
3) fare attività che abbiano significato: i numerosi impegni devono
anche dare dei frutti per evitare di avere la sensazione di perdere del
tempo;
4) smettere di preoccuparsi: angosciarsi per qualcosa senza attivarsi non serve a risolvere i problemi;
5) ridimensionare le proprie aspettative e aspirazioni: essere troppo
ambiziosi è controproducente e non si apprezza ciò che si ha;
6) sviluppare pensieri ottimistici e positivi: danno la forza di andare avanti;
7) pensare al presente: non ha senso rimuginare sul passato o preoccuparsi per l’ignoto;
8) lavorare ad una sana personalità: pensare che da adulti si può cambiare;
9) essere sé stessi: non bisogna fingere per piacere agli altri;
10) eliminare i pensieri negativi; è una forma mentale che si può imparare a gestire;
11) coltivare i rapporti intimi: a volte possono essere fonte di infelicità, ma possono procurare anche tanta felicità.