Pasti sostitutivi
Le alternative ai “soliti” pasti
Perdere peso per alcune persone rappresenta un vero e proprio miraggio:
per questo motivo ogni anno appaiono sul mercato prodotti sempre nuovi
che promettono di farci dimagrire senza sentire il peso della fame. Sono
efficaci?
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non si è messo a dieta!
Pare proprio che il sovrappeso sia la malattia del nuovo millennio,
tanto che per fronteggiarlo si stanno muovendo anche le autorità, perché
il numero delle persone che annualmente passa dal sovrappeso
all’obesità vera e propria, e di conseguenza le patologie correlate a
questo problema, sono in costante aumento. Essere grassi infatti non è
solo un problema estetico: i danni alla salute si estendono agli
apparati più diversi. Quello cardiocircolatorio, in primis, per via dei
livelli troppo elevati di colesterolo e trigliceridi, ma non solo. Chi è
in sovrappeso è più esposto al rischio di diventare diabetico,
sottopone a sforzi maggiori le proprie articolazioni e quindi ha
maggiori problemi nei movimenti. Insomma, ci sono un’infinità di ottime
ragioni per raggiungere e mantenere il proprio peso forma. Se i chili da
perdere sono pochi (un massimo di 5) i sacrifici richiesti possono non
essere di grande rilevanza (basta soltanto una dieta più equilibrata e
un pochino di attività fisica in più), mentre se sono superiori è
necessario che lo specialista stili per noi una dieta ad hoc, in grado
di farci perdere peso senza privarci dei nutrienti necessari a restare
in salute. Molti però sono i seguaci del “fai da te” e per perdere peso
si ispirano al sentito dire, o si affidano alle promesse delle varie
pubblicità, che garantiscono sostanziosi dimagrimenti grazie a pillole
particolari o a pasti sostitutivi, in grado di non fare sentire i morsi
della fame.
I pasti sostitutivi
Sotto forma di barrette, snack, biscotti, polveri da diluire o bevande
dall’aspetto accattivante, i pasti sostitutivi promettono di perdere
peso con gusto e per di più senza patire la fame. Essi non sono alimenti
né tantomeno medicinali, ma possono essere considerati come prodotti
dietetici, per i quali è prevista una regolamentazione specifica.
Il loro scopo è quello di sostituire uno o più pasti in modo da
consentire il calo ponderale senza creare degli squilibri di
alimentazione. Queste preparazioni infatti, oltre ad essere
ipocaloriche, sono particolarmente curate negli aspetti nutrizionali,
garantendo una quantità adeguata di sostanze. In particolare essi sono
ricchi di proteine, per non danneggiare la massa muscolare, che è tra le
prime cose ad essere demolita in caso di dimagrimento. In queste
preparazioni non mancano neppure gli zuccheri a lento rilascio, in modo
che l’organismo abbia una fonte di energia costantemente a disposizione,
uniti a una discreta quantità di fibra, che ha il compito di favorire
il senso di sazietà a lungo e una piccola dose di lipidi, per garantire
la quota di acidi grassi essenziali.
Inoltre, per prevenire le carenze di sali minerali e vitamine, che si
manifestano spesso nelle diete dimagranti fai da te, i pasti sostitutivi
contengono almeno il 30% del fabbisogno giornaliero di questi elementi.
Questi
prodotti, sottoposti ad una rigida regolamentazione, specialmente in
materia di etichettatura, sono indicati in particolari situazioni: ad
esempio, quando si sono provate diverse diete e sono tutte fallite. I
pasti sostitutivi sono infatti formulati apposta per riuscire ad
affrontare, con meno disagi possibili, una dieta moderatamente
restrittiva, fornendo apporti energetici e nutrizionali adeguati. Sono
utili inoltre nei casi in cui si sia esagerato con il cibo per un breve
periodo di tempo, come succede ad esempio durante le Feste, e si
desideri recuperare in breve tempo la forma fisica senza sottoporsi a
una vera e propria dieta. Nel caso in cui invece i chili da perdere
siano parecchi, i sostitutivi del pasto possono senz’altro aiutare, ma
devono però essere contemplati in una dieta prescritta da uno
specialista.
Un problema serio per chi debba seguire una dieta dimagrante infine è
costituito dai pasti fuori casa: se, ad esempio, per ragioni di lavoro
si è costretti a mangiare fuori tutti i gironi, fare attenzione al
computo delle calorie può diventare un vero dilemma. La soluzione ideale
è portarsi un pasto sostitutivo da casa perché, specialmente gli snack,
possono essere consumati ovunque e sono pratici da trasportare. Anche
nei casi in cui per mancanza di tempo non si possa fare un vero e
proprio pasto, essi forniscono le giuste calorie in breve tempo,
consentendoci così di evitare di saltare un pasto, cosa estremamente
deleteria per l’organismo, che tenderebbe invece ad immagazzinare di più
i grassi, spingendo il metabolismo verso il risparmio energetico.
Non solo barrette
Chi però sceglie di utilizzare questa soluzione per perdere peso, deve
tenere presente comunque che, per quanto comodi, i pasti sostitutivi non
devono in nessun modo rappresentare la sola fonte di nutrimento. Essi
andrebbero consumati non più di una volta al giorno, mentre l’altro
pasto dovrebbe essere preparato in casa con ingredienti freschi, secondo
un menù ben scelto ed equilibrato. Via libera allora a minestrone,
carne magra o pesce, verdure e pasta o riso nelle debite quantità e con
condimenti poco calorici (ma non necessariamente poco gustosi). Se però
decidiamo lo stesso di voler seguire una dieta, i cui pasti principali
siano formati da questi prodotti e senza un diretto controllo medico,
teniamo ben presente che non si devono superare le 3 settimane, poiché
le calorie assunte oscillano tra le 200 e le 400 a pasto, con una media
dunque di 1200 al giorno (valore estremamente basso) e quindi da non
seguire a lungo. In ogni caso, prima di intraprendere una dieta del
genere, è sempre bene chiedere prima il parere del proprio medico o
meglio ancora di un dietologo o un nutrizionista.
Ma tolgono davvero la fame?
Queste preparazioni presentano però anche degli svantaggi. Innanzitutto,
essendo spesso liquide (bevande, creme, polveri da sciogliere), pur
essendo adeguate dal punto di vista calorico risultano non sazianti,
perché riempiono poco lo stomaco, che oltretutto tende a svuotarsi
velocemente. L’ideale sarebbe quindi abbinare un frutto, in modo da non
aumentare troppo il bilancio calorico ma in grado di rallentare lo
svuotamento gastrico grazie alla fibra in esso contenuta. I pasti
sostitutivi inoltre possono ingenerare frustrazione in chi li assume,
poiché, oltre al sopracitato senso di fame, essendo perlopiù liquidi
eliminano anche la fase della masticazione, che contribuisce enormemente
al senso di sazietà e appagamento che si ha dopo aver mangiato. Questi
prodotti, tra l’altro, non eccellono nella varietà e quindi chi li
assume si trova a seguire una dieta monotona che non da l’idea di aver
consumato un vero pasto, con la conseguenza che spesso si tende a
gettarsi a capofitto sul primo dolce che si trova, fino poi ad
abbandonare precocemente la dieta.
Al momento della scelta è inoltre fondamentale leggere bene la tabella
nutrizionale riportata in etichetta (l’ideale sarebbe sempre chiedere un
parere al proprio medico), poiché il contenuto di vitamine e sali
minerali può variare anche molto da una marca all’altra, tanto che in
alcuni casi è necessario ricorrere ad un’integrazione di questi
principi.
In questa sede poi appare importante ricordare come queste preparazioni,
benché siano un aiuto certamente valido per perdere peso, possono
rivelarsi deleterie per un sano rapporto col cibo. Il rischio infatti è
di assumerle durante la dieta e, una volta raggiunti i propri obiettivi
di perdita di peso, ricominciare a mangiare come prima, riprendendo
tutto il peso perso, anche con gli interessi. L’organismo infatti,
specie se la dieta è stata seguita utilizzando esclusivamente questi
prodotti, risulta molto provato dal basso introito calorico e tende ad
assumere un metabolismo, come detto in precedenza, mirato al risparmio,
aumentando quindi la tendenza ad immagazzinare il cibo sotto forma di
grasso. Questi alimenti non andrebbero utilizzati da bambini e
adolescenti e in tutti quei casi in cui il fabbisogno di vitamine e sali
minerali risulti aumentato, quali la gravidanza e l’allattamento o
durante le malattie. Presentando un apporto calorico estremamente
ridotto inoltre, non si adattano a chi svolge un’intensa attività fisica
o mentale.
La loro particolare composizione infine, studiata per fornire più
nutrienti possibile con il minimo delle calorie, non si adatta a
chiunque, ma esistono dei particolari casi, indicati chiaramente sulla
confezione, in cui questi preparati risultano controindicati: è sempre
indispensabile quindi, prima dell’acquisto, chiedere un consiglio al
proprio medico o al farmacista.
Per dimagrire bisogna cambiare vita
I Pasti sostitutivi dunque si rivelano un aiuto concreto per iniziare e
portare avanti una perdita di peso, ma perché il loro effetto sia
duraturo occorre che vengano cambiate anche le abitudini alimentari e lo
stile di vita. A pasti equilibrati e bilanciati sia dal punto di vista
calorico che nutrizionale infatti (che devono essere la regola e non
l’eccezione) si deve affiancare una moderata ma costante attività
fisica. Se riusciremo ad adottare queste due semplici abitudini, avremo
la garanzia che i chili persi non torneranno a bussare alla nostra
porta, ma non solo: la nostra salute e, in generale, il nostro stato di
benessere psicofisico ne trarranno un grande giovamento, tanto che non
avremo più la tentazione di riprendere le vecchie abitudini.
Come scegliere la marca migliore?
Premesso che la cosa più indicata sarebbe chiedere un consiglio al
proprio medico o al farmacista, se decidiamo di fare da soli, orientiamo
le nostre scelte verso quei prodotti che presentano una composizione
bilanciata. L’ideale sarebbe un preparato ricco in proteine (ce ne serve
un grammo per chilo di peso corporeo al giorno: 60 g di proteine per un
individuo di 60 Kg), in modo da coprire il fabbisogno del pasto. Se ad
esempio necessitiamo di 60 g di proteine al giorno, ce ne serviranno
circa 20g per pasto e dovremo quindi orientare la scelta verso un
prodotto che ne contenga più o meno quella quantità. A questo proposito è
importante osservare che solitamente la tabella nutrizionale riporta i
valori riferiti a 100 g di prodotto: a noi interessa invece che ce ne
siano 20 g nella busta!
Un altro fattore determinante nella scelta è la presenza di glucidi a
lento rilascio, i carboidrati complessi. Ce ne devono essere almeno
20-30 g, in modo da non avere fame subito (cosa che invece succederebbe
se ci fossero zuccheri semplici, come glucosio o fruttosio). Anche i
lipidi, infine, non devono mancare nel pasto sostitutivo, sia perché
attutiscono il senso di fame, sia perché sono anch’essi elementi
indispensabili per il nostro benessere e non possiamo quindi privarcene
del tutto. Essi dovrebbero essere presenti in ragione di 6-10 g a pasto,
meglio se accompagnati da fibre, che aumentano l’effetto di sazietà.