Cibo e depressione
Depressione e alimentazione
L’alimentazione può essere utile a combattere la depressione. Fornendo
al proprio corpo più calorie, e quindi più energia, oppure alimenti che stabilizzano
il livello di zucchero nel sangue e stimolano i neurotrasmettitori
cerebrali. Uno studio dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano ha
indagato le abitudini alimentari di 500 persone, confrontandole con i
parametri stabiliti dai nutrizionisti dell’Osservatorio per combattere
la depressione, un male sempre più diffuso nella nostra società, e
fornito dei consigli pratici.
Ne soffrono circa 15 persone su 100. Il disturbo depressivo può colpire
chiunque a qualunque età, ma è più frequente tra i 25 e i 44 anni ed è
due volte più comune nelle donne adolescenti e nelle adulte.
Secondo uno studio ESEMeD (European Study of the Epidemiology of mental
Disorders) in Italia la prevalenza della depressione maggiore e della
distimia (disturbo dell’umore) è del 4,5 % dopo i 65 anni, mentre l’età
adulta è sicuramente la più a rischio, con una percentuale del 10%.
Lo studio dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano (OGP) ha
analizzato in modo accurato le abitudini alimentari di 500 persone tra i
18-55 anni, utilizzando un software che permette di calcolare l’intake
calorico e di macro e micro nutrienti, di vitamine e di minerali.
“L’alimentazione può essere un valido aiuto in presenza di depressione
– ha osservato la Prof.ssa Michela Barichella, Presidente di Brain and
Malnutrition, associazione scientifica che studia il rapporto tra
alimenti e cervello - infatti permette di aumentare l’energia in
diversi modi: apportando una quantità sufficiente di calorie, consumando
stimolanti come la caffeina e stimolando il metabolismo affinché
consumi energia in modo più efficiente. Per quanto riguarda l’umore, gli
alimenti da preferire sono quelli che stabilizzano il livello di
zucchero nel sangue e stimolano i neurotrasmettitori cerebrali, come la
serotonina”.
“E’ importante indagare le abitudini alimentari con uno strumento accurato come il software dell’Osservatorio – ha spiegato ancora Barichella - creato
sotto il controllo del Comitato Scientifico di OGP di cui faccio parte,
che permette di raccogliere importanti informazioni sulla persona molto
utili per fare prevenzione primaria e contrastare le patologie.
L’interazione tra cibo e malattie è sempre più frequente e le patologie
neurologiche non ne sono affatto escluse”.
Nello
studio dell’Osservatorio Grana Padano, si è indagata la suddivisione
dei pasti nella giornata ed è emerso che mediamente quasi il 15% degli
uomini e il 10% delle donne non fa la prima colazione. La prima
colazione è fondamentale per mantenere un livello adeguato di energia
durante la giornata e il buonumore. La maggior parte degli studi
pubblicati sull’argomento dimostra che le persone che fanno colazione
ogni mattina hanno un maggiore livello di energia durante il giorno e il
loro umore è influenzato positivamente.
E’ stato valutato l’intake di tè, scarsissimo nella nostra popolazione:
più del 50% degli intervistati non lo beve mai. Il 15% degli
intervistati non consuma mai caffè, mentre il 46% arriva ad utilizzarne
almeno 2-3 tazze al giorno. La caffeina influisce sul metabolismo
migliorando temporaneamente la concentrazione, la sonnolenza, spesso
tipica di chi è depresso e l’energia in generale. E’ consigliata
prevalentemente al mattino, quando la depressione è in genere più
sintomatica e va evitata la sera per prevenire l’insonnia. La qualità
del sonno deve essere buona per affrontare meglio la giornata successiva
e un sonno ristoratore migliora la depressione.
Lo studio ha valutato anche l’introduzione di minerali e vitamine. I
minerali sono fondamentali per combattere la depressione: è stato
valutato che l’intake giornaliero di ferro è mediamente di 14 mg per
uomini e donne, ma i fabbisogni consigliati (circa 18 mg, soprattutto in
età fertile) non vengono soddisfatti, soprattutto per le donne. Il
ferro è un minerale importante per portare sangue al cervello e sembra
avere una correlazione diretta con la depressione. E’ dimostrato,
infatti, che in caso di perdite ematiche importanti si ha una
ripercussione anche sull’umore: questo stato carenziale sembra
responsabile della depressione post parto. Ma il ferro non è l’unico
minerale che influenza l’umore, vanno considerati anche Zinco e Selenio,
che modulano la trasmissione degli impulsi nervosi mentre la loro
assenza provoca depressione.
Per quanto riguarda le vitamine, dallo studio OGP non emerge una scarsa
introduzione di Vitamina B12 nel campione analizzato, vitamina presente
negli alimenti di origine animale. Si ritiene fondamentale, tuttavia,
che venga assorbita ed è quindi sempre consigliabile in presenza di
depressione, valutare con il medico i dosaggi ematici di Vitamina B12,
folati e Vitamina D. La Vitamina D dovrebbe essere assicurata dalla sola
esposizione al sole, ma spesso i pazienti depressi hanno
un’ipovitaminosi D, dovuta forse ad una scarsa esposizione al sole e
questo potrebbe spiegare perché spesso la depressione è maggiore nei
periodi invernali e trae un beneficio dall’esposizione della luce.
I carboidrati sono indispensabili se si vuole avere un buon umore. Sono
la fonte di energia preferita dal corpo umano e aumentano i livelli di
serotonina, però solo 1/3 degli intervistati utilizza alimenti integrali
almeno due volte al giorno: questi ultimi sarebbero da preferire. I
cereali integrali, come pane, pasta e riso integrale, sono assorbiti
lentamente, mantenendo i livelli di energia e di zucchero nel sangue
stabili, e stabilizzano l’umore.
Gli zuccheri sono importanti e molti sono gli studi che riguardano il
cioccolato. Lo studio dell’Osservatorio Grana Padano rivela che il 22%
degli intervistati non utilizza mai cioccolato, mentre il 40% lo
utilizza almeno una volta al giorno. Non emerge un differente utilizzo
di questo prodotto nei due sessi. L’effetto positivo del cioccolato
sull’umore è dimostrato in diversi studi, anche se il meccanismo non è
del tutto chiaro, ma sembra dovuto alla presenza di caffeina in
combinazione con un altro stimolante chiamato teobromina.
I CONSIGLI DEGLI ESPERTI DELL’OSSERVATORIO PER COMBATTERE LA DEPRESSIONE A TAVOLA
CARBOIDRATI
Preferire il consumo di cereali integrali ricchi di fibra e magnesio. Si
consiglia di distribuire i carboidrati in tutti i pasti, compresa la
colazione. Fare piccoli pasti o spuntini ogni tre/quattro ore, piuttosto
che pochi pasti sostanziosi, è una strategia per stabilizzare il
livello di zucchero nel sangue.
FIBRA
Le fibre rallentano la digestione, assicurando un apporto stabile di
energia durante il corso dell’intera giornata. Consumate frutta,
verdura, cinque volte al giorno e prediligete pane e cereali integrali.
FRUTTA SECCA (mandorle, nocciole e noci)
Questo tipo di frutta secca è ricco di proteine e contiene anche
magnesio, un minerale che gioca un ruolo fondamentale nella conversione
dello zucchero in energia. Le noci brasiliane forniscono selenio, un
aiuto naturale per l’umore. Questo minerale è reperibile in minore
quantità nella carne, nei fagioli, nei frutti di mare e nei cereali
integrali.
CARNI MAGRE (Carne magra di maiale e manzo, il pollo senza pelle e il tacchino)
Le carni contengono vitamina B12, (come pure ottime sono le quantità di
B12 presenti nel Grana Padano DOP), un aiuto contro la depressione. Sono
fonti di proteine, incluso l’aminoacido tirosina. La tirosina aumenta i
livelli di dopamina migliorando la concentrazione e la depressione.
PESCE
Il pesce è ricco di acidi grassi omega 3. Gli studi affermano che gli
acidi grassi polinsaturi proteggono dalla depressione e migliorano la
concentrazione.
VERDURA A FOGLIA VERDE
L’acido folico è in grado di ridurre il rischio di depressione. E’
possibile trovare l’acido folico nella verdura a foglia verde, inclusi
gli spinaci e la lattuga romana. Anche gli agrumi sono un’ottima fonte
di acido folico. Spremere il limone sulla verdura, migliora
l’assorbimento del ferro, che indirettamente ha un’azione positiva sulla
depressione.
ACQUA
Alcuni studi affermano che anche una lieve disidratazione può rallentare
il metabolismo e diminuire l’attenzione. Si consiglia di bere molta
acqua ad intervalli regolari durante tutta la giornata.
CAFFÈ
Il caffè è considerato uno degli alimenti più diffusi e consigliati per
dare energia, e sembra che funzioni, almeno a breve termine. La caffeina
influisce sul metabolismo migliorando temporaneamente la
concentrazione.
TÈ
Il Tè è una fonte alternativa di caffeina. Migliora il livello di attenzione, il tempo di reazione e la memoria.
CIOCCOLATO FONDENTE
Alcuni quadretti di cioccolato fondente sono un valido aiuto contro stanchezza e cattivo umore.
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